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Frosolone tra storia, natura e lavorazione dell’acciaio

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Nuova tappa del nostro viaggio attraverso i paesi del Molise; oggi facciamo tappa a Frosolone, nel cuore del Molise per scoprire il paese noto, tra le altre, per la lavorazione artigianale delle forbici e dei coltelli

di  turismoinmolise.com

21 febbraio 2018

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Storia

Frosolone fu probabilmente l’antica “Fresilia“, città sannitica conquistata dal dittatore romano Marco Valerio massimo nel 304 a.C.. Alcuni resti, come le mura ciclopiche, dette “Mura pelasgiche” che si trovano a Castellone e Civitella, proverebbero tale origine. Le prime notizie ufficiali risalgono al XI secolo quando faceva parte della Contea d’Isernia; successivamente la dominazione passò dai longobardi ai normanni e Frosolone divenne parte della Contea del Molise. Vari furono in seguito i signori che ne tennero il potere fino ad arrivare ai giorni nostri.

Il paese e i monumenti

Facendo un giro in paese sono da visitare le magnifiche chiese presenti: la chiesa Santa Maria Assunta del XVIII secolo, con facciata barocca, a tre navate, dove sono conservate tele del Diana e una croce processionale d’argento. La visita può proseguire andando nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove vi è un altare ligneo ornato da nove dipinti della scuola umbra, o nella cappella settecentesca di Sant’Egidio, in piazza Vittoria, dove vi è una croce del seicento. Altra tappa è al lavatoio pubblico con una fontana ottocentesca con mascheroni. Nel centro storico, con schema a baionetta, tra le altre, si può ammirare una casa signorile con loggiato del cinquecento.

Natura

Il territorio intorno a Frosolone è ricco di boschi e pascoli; l’altopiano della Montagnola è meta perfetta per gli amanti delle passeggiate, a piedi e a cavallo, e degli amanti dell’arrampicata. Da qui si possono ammirare panorami magnifici con vista a 360° su tutto il territorio regionale. Sempre in questa zona vi è l’eremo di Sant’Egidio, una chiesetta stupenda e ben mantenuta con un giardino ampio e curato.

Sulla vetta di un colle (Gonfalone) della montagna di Frosolone è possibile scorgere una chiesetta di grande impatto e facilmente raggiungibile anche in macchina data la stradina del campo eolico che le passa a poche centinaia di metri. Sulle colline, inoltre, si possono ancora scorgere i cosiddetti Tholos, piccole costruzioni costruite dai pastori con pietre a secco create per ripararsi dal freddo in inverno e dal caldo in estate delle quali, però ne “sopravvivono” poche.

Eventi, tradizioni ed eno-gastronomia

A Frosolone tipiche sono la fiera e la festa che si svolgono in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Suggestiva è la benedizione degli animali che sono una parte importante nella vita dei contadini come testimoniato, tra gli altri, dalla Famiglia Colantuono (Acquevive di Frosolone) che annualmente, nel periodo di maggio, affronta la transumanza riportando il bestiame dalle Puglie fino, appunto, ad Acquevive di Frosolone.

I due eventi principali, oltre a quello del’arrivo della transumanza, sono la “Mostra nazionale delle forbici e dei coltelli” e la “Festa dell’1 di Agosto” con carri che riproducono nei minimi particolari uno squarcio di vita rurale, parodia di un evento della storia locale, messa in scena di situazioni paradossali con una vera e propria recitazione fatta da attori in erba, di “macchiette” improvvisate mentre si percorrono le strade del paese. Di quest’ultima alleghiamo alcune foto inviateci dall’amico Pasquale Zeoli.

Le tradizioni sono conservate attraverso le sagre, le feste e le danze, come la sagra del caciocavallo, dei peperoni, del baccalà e della manteca; le fiere sono tante, sempre in concomitanza con feste di santi. La cucina del luogo è semplice e calorica, basti pensare alle “petacce e fasciuole” e agli ottimi formaggi prodotti in loco tra i quali è da menzionare la manteca della quale a fine estate si svolge anche una sagra in loc. Acquevive.

di  turismoinmolise.com

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