Lettera dal Congo

Visite: 452

Riflessioni sul Natale di un missionario operante a Bukavu

da un Missionario in Congo

27 dicembre 2017

Back 

Carissimi Familiari e Amici tutti,

 non riesco a convincermi, ma ormai è proprio Natale! E se non voglio perdere il volo degli Angeli-postini, devo per forza decidermi! Il fatto è che, in più degli auguri - molti già da ricambiare!, - non mi sento ispirato da grandi ‘cose nuove’. Mentre invece di cose… antiche, vecchie, brutte, da buttare nel cestino della storia, ne vedo e ne sento anche troppe: ma quelle le vedete e le sentite, quindi le sapete già,quasi tutte, anche voi!

 Per dirvi comunque qualcosa, vi dirò innanzitutto di me: grazie a Dio, mi sento ancora relativamente in buona forma, a momenti anche ottima! Certo il ritmo è un pò diminuito, ed anche qualche impegno importante me l’hanno tolto, ma non mi sento affatto ancora nè pensionato né disoccupato. Esperimento al massimo un po’ di lavoro precario (…non in nero!) che ha denunciato proprio in questi giorni, a forti accenti, Papa Francesco. Ma lui parla del Vaticano (!?!), non di Bukavu…  

 Invece a livello del Congo, e ingenerale di tutta questa splendida e ricca (geofisicamente) Regione dei Grandi Laghi, siamo messi sempre peggio… Nell’ambito sociale, della sicurezza, delle infrastrutture, del funzionamento delle scuole, ospedali, amministrazione, ecc.… continuiamo a marciare decisamente come i gamberi, verso il disastro totale!Piano piano, ma sempre più in giù, sempre più in basso, nella miseria più nera,e sembra incredibile di non essere stati ancora risucchiati e inghiottiti in un boccone solo dall’inferno! 

 Ma quello che ci ‘distrae’ purtroppo dal prendere lucida coscienza di questa crescente catastrofe umanitaria in arrivo… è il teatrino sempre più sconcio del gioco politico del potere politico-militare-giudiziario,corrotto e corruttore, già scaduto da un anno e più, ma che non vuole assolutamente mollare la sedia, per qualche anno ancora! E con mille diaboliche manovre e trucchi incredibili, finora c’è riuscito, ‘brillantemente’, senza alzare nemmeno la voce, ma massacrando sotto sotto un mucchio di gente… E di fronte, purtroppo,un’opposizione brancaleone, che si è spappolata più volte e spersa in più laghetti, come neve al sole, lasciandosi corrompere e comprare miseramente dal suddetto potere illegittimo che detiene tutti i portafogli, gonfi da scoppiare,grazie alle relativamente ‘buone’ percentuali delle multinazionali sui minerali del sangue, sfruttati selvaggiamente ed esportati quasi gratuitamente dalle vostre parti… Un immenso intrigo mafioso socio-politico ed economico planetario inestricabile, che oscura tutto l’orizzonte del presente e dell’avvenire del nostro popolo-continente congolese. 

 Qui siamo quindi nel buio pesto, che più pesto non si può! E non si può prevedere assolutamente nemmeno se si continuerà inesorabilmente a ‘scivolare’ passivamente e silenziosamente verso l’abisso infernale… O se invece va a scoppiare all'improvviso un nuovo finimondo! Con conseguenze cui è meglio non pensare! Ma per il momento sembra prevalere fatalmente la prima ipotesi. 

Allora voi mi capite:in uno scenario funebre simile, cosa può dire lo sfavillio di un (falso) Natale di mille luci e coriandoli svolazzanti, di splendidi alberi natalizi (…secchi?!), di musiche melense,… se non irritare maggiormente la gente, e farci sentire ancora più soli e dimenticati?!

Ma a pensarci bene, il Natale vero, quello di un Bimbo vero,in carne ed ossa, nella mangiatoia, in una stalla, ‘figlio’ di una coppia di… immigrati,cui si è chiusa malamente la porta in faccia, che comunque sveglia e anima la notte di tutto un gruppo di pastori abituati alla vita aspra dei monti, che squarcia il cielo con un fascio di luce, di pace, di gioia e di speranza travolgente, per chi ha il cuore povero e aperto, …  questo Natale, sì che dice molto, anzi‘canta a gloria’ anche per la nostra gente qui in Congo, anche quest’anno,nonostante tutto!

Allora ci auguriamo di poter gustare un po’ anche noi, assieme alla nostra gente, un po’ di questo Natale vero!  Ecco il mio augurio fraterno per tutti e ciascuno di voi. 

Sì, AUGURI di BUON NATALE, quello vero, però!  Con un cordiale caro ricordo, 

da un Missionario in Congo

Back