Potenziare i servizi nelle aree interne

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A Che Punto Siamo: verso la creazione della "Rete dei Negozi di Vicinato"

di Attiva-Aree

28 novembre 2017

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La rinascita delle aree interne passa inevitabilmente dallo sviluppo di una condizione di vita che sia il più possibile compatibile con le esigenze reali e quotidiane degli individui.

Le difficoltà per chi vive in zone lontane dai centri urbani più organizzati diventano spesso insuperabili quando vengono meno le opportunità per accedere anche solo ai servizi di primaria necessità.

Ecco dunque che per invertire la tendenza allo spopolamento e creare opportunità per il migioramento della vita degli abitanti dei borghi montani dell'alta Valle Trompia e Valle Sabbia, "intuito" e "tecnologia" vengono in aiuto al futuro di questi luoghi, mettendo in campo un'azione che consente alle due valli di dare una risposta univoca a una necessità che riguarda entrambe.

E l'intuito è quello di avere compreso l'importanza di "mettere in rete" e "potenziare" ciò che già esite, mentre la tecnologia come sempre fa tutto il resto, ma soprattutto attraverso questa, si arriva "ovunque". 

Abbiamo incontrato Giulia Corsini, responsabile progettazione, comunicazione e marketing della Cooperativa Andropolis - partner del progetto - che in qualità di coordinatrice dell'azione negozi di vicinato, sta lavorando a pieno ritmo per il progetto Valli Resilienti finanziato dal Programma Intersettoriale AttivAree di Fondazione Cariplo. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e che cosa si sta facendo in alta montagna a proposito di nuovi servizi.

Giulia, parte della vostra azione si basa sul fatto di avere intuito che portare opportunità e i servizi nelle aree interne non significa solo creare qualcosa che manca, piuttosto "guardare con nuovi occhi" ciò che c'è, quindi immaginando anche un "nuovo ruolo" per i negozi di vicinato. Ci racconti qual’è il “nuovo ruolo”?

Il progetto di creazione di una rete di vicinato fra i negozi presenti sul territorio delle nostre Valli Resilienti ha come scopo l’avvio di un processo di supporto e trasformazione di piccoli commerci al fine di renderli capaci di sviluppare nuove funzioni sociali.

In concreto lavoreremo affinché i negozi acquisiscano nuove funzioni di supporto agli abitanti e ai turisti quali: info-point turistico sia relativamente alle strutture di accoglienza disponibili sul territorio, che alle iniziative culturali e sportive, punto di giacenza e di ordine dei prodotti e dei servizi che saranno disponibili sulla piattaforma informatica come ad esempio ritiro ricette mediche e consegna medicinali, ritiro biancheria per lavaggio e stiro, prenotazione di lavori a domicilio (baby sitter, idraulico, aiuto compiti), punto di giacenza postale. 

I negozi di vicinato saranno riconoscibili attraverso vetrofanie, banner ed espositori a marchio “Linfa servizi in movimento”. Vorremmo riuscire a mettere in rete almeno 20 realtà del territorio di cui 10 attività commerciali e 10 punti aggregativi comunitari (oratori, biblioteche…) 

Cosa significa “home delivery”?

Letteralmente significa “consegna a casa”. 

Il cittadino, il turista, il negoziante, l’azienda per i propri dipendenti, attraverso l’utilizzo della piattaforma informatica avranno la possibilità di ordinare la spesa a prezzi calmierati, i prodotti del territorio e i servizi di cui ha bisogno, ricevendoli direttamente a casa propria, in azienda o nei punti di giacenza attivati presso i negozi di vicinato. 

Che prodotti saranno commercializzati? 

I prodotti saranno molteplici, spazieranno dai prodotti tipici del territorio di entrambe le valli (formaggi, marmellate…) ad alimentari di prima necessità (pasta, sughi, farina zucchero), prodotti per l’igiene personale e della casa, che verranno venduti a prezzi calmierati attraverso una ricerca delle migliori offerte presenti sul territorio. In un secondo momento verranno aggiunti piccoli elettrodomestici, accessori….

Oltre ai prodotti quali saranno i servizi per la popolazione e per i turisti?

Sicuramente il primo servizio sarà la consegna della spesa a domicilio o presso punti di giacenza, si aggiungeranno poi il ritiro delle ricette mediche, il ritiro farmaci e la loro consegna, sempre a casa o nei negozi di vicinato o in azienda.

Stiamo elaborando poi gli esiti di una ricerca di mercato, a cui hanno risposto 300 persone abitanti sul territorio, per capire quali siano i servizi maggiormente richiesti. Noi ci siamo immaginati fra quelli possibili: l’aiuto compiti, manutenzioni domestiche tra cui elettricista, idraulico, giardiniere, pittore, pagamento bollette, ritiro raccomandate e tutto quanto sarà proposto dalle realtà che prestano servizi sul territorio che vorranno aderire alla piattaforma. 

A che punto siete?

Attraverso i postini delle due cooperative coinvolte nell’azione, Andropolis e Sentieri e Verbena solidali, abbiamo mappato i negozi presenti nei 25 comuni di progetto, cercando di analizzarne le caratteristiche sia strutturali (spazi, disposizione delle merci, posizione…) che di disponibilità dei gestori.

Abbiamo poi individuato alcuni criteri di scelta dei primi negozi da coinvolgere in un percorso di progettazione partecipata, per pensare insieme al modello di creazione della rete.

Oggi stiamo cercando di capire quali sono le modalità d’ingaggio migliori e contiamo di iniziare il percorso di prototipazione prima possibile.

Nel frattempo stiamo continuando con lo sviluppo della piattaforma informatica, abbiamo previsto profilazioni sia per telefono, che attraverso i negozi di vicinato, che direttamente sulla piattaforma stessa, stiamo adesso lavorando sui flussi di pagamento dei prodotti e dei servizi.

Stiamo inoltre lavorando alla composizione dei primi panieri di prodotti al miglior prezzo.

Abbiamo inoltre elaborato il nome ed il logo del progetto “Linfa – Servizi in movimento”, perché crediamo che il servizio innovativo che stiamo strutturando possa portare nutrimento e nuova vita al territorio.

Ci racconti di più sull’esperienza dei postini? 

I nostri postini sono ragazzi e ragazze, con un’età media attorno ai 30 – 35 anni, anche se non mancano uomini e donne d’esperienza. Sono circa 25 ed ogni giorno “sfrecciano” con i nostri motorini arancio per tutti i paesi della valle a consegnare posta come partner di Nexive, un gestore di posta privata.

Conoscono ogni angolo del territorio, ogni volta che ho bisogno di cercare un indirizzo, non utilizzo più il navigatore, ma chiedo ad uno di loro le indicazioni per trovare il posto che cerco.

Che cosa hanno raccolto? 

Hanno mappato 63 negozi presenti nei comuni di progetto, hanno raccolto dati relativi alle dimensioni dei negozi, all’ubicazione e all’accessibilità degli stessi, al numero di persone che vi lavorano, quanti clienti la struttura del negozio è in grado di accogliere…. Hanno inoltre valutato se i negozi vendono prodotti del territorio, se sono presenti elementi di autopromozione, se già qualcuno offre servizi per la comunità. Hanno inoltre parlato con alcuni negozianti, per capire la loro disponibilità alla partecipazione al progetto Valli Resilienti, hanno ascoltato preoccupazioni e fatiche. 

Che cosa vi ha stupito? Che cosa vi ha incoraggiato?

Ci ha stupito ed incoraggiato una buona apertura da parte dei negozianti nei confronti del progetto di creazione della rete di negozi di vicinato, un dato non scontato, vista la reticenza al cambiamento che spesso si riscontra nelle nostre valli. Questa disponibilità ci ha incoraggiato molto, probabilmente siamo stati in grado di intercettare un bisogno concreto del nostro territorio e dei suoi abitanti.

Mi racchiudi l’esperienza dei postini in un tweet?

Mettersi in gioco sperimentando nuove modalità di lavoro sul territorio.

Quali saranno i prossimi passi?

I prossimi passi saranno il coinvolgimento diretto dei negozi di vicinato nel percorso di creazione della rete, il loro sguardo e punto di vista è fondamentale.

Contiamo di lanciare la piattaforma on-line questa primavera e di avviare i primi servizi prima dell’estate.

Non ci resta che ingaggiare tutte le realtà del territorio, aziende, fornitori di servizi, associazioni, che abbiano la volontà di sostenere e di far parte di questo progetto innovativo. Ne approfitto per invitare chiunque fosse interessato, a contattarmi all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Che cosa vi aspettate da questo progetto?

Ci aspettiamo di poter crescere insieme, nel rispetto delle qualità, delle caratteristiche e delle specificità umane e territoriali di ogni attore.

Speriamo di poter cambiare insieme al territorio e di diventare sempre più partecipi e attivi all’interno della nostra comunità, per poter creare nuove opportunità di futuro, come recita il nostro motto, per il territorio.

Come ti immagini le “Valli Resilienti” al completamento e messa a punto dell’azione?

Immaginiamo delle Valli in movimento, in fermento, allegre e vitali, senza nulla da invidiare alle grandi città, con servizi funzionali ed innovativi. Con concrete possibilità di rilancio del territorio anche in ottica sportiva e turistico-culturale e non solo artigianale ed industriale. 

di Attiva-Aree

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