Niente Spagna, io penso all'Appennino
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“A me emoziona di più quello che accade o non accade sull'Appennino”
di Franco Arminio - fb
6 ottobre 2017
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Non ho seguito e non credo che seguirò quello che accade in Spagna. Non siamo tenuti a farci un opinione su tutto quello che accade nel mondo e non siamo tenuti neppure ad esprimerla. A me emoziona di più quello che accade o non accade sull'Appennino. Le piazze dei paesi ad ottobre, quel senso di vuoto, quella sensazione che bisognerà aspettare il prossimo agosto per rivedere un poco di gente. Esiste una questione catalana, ma io penso che esista anche una questione Appennino, solo che non riusciamo a vederla, a farla diventare una questione: che poi è anche una cosa diversa da quella che una volta era la questione meridionale. Io posso solo insistere.
Posso solo chiedere alle persone di iscriversi alla casa della paesologia e provare insieme a costruire un emozione intorno all'Appennino che non sia solo estetica ed estiva, ma che sia anche invernale e politica. Mi spiace molto che i sindaci dell'Appenino non trovino un modo di ragionare assieme. E mi spiace che la Rete non riesca a diventare punto di coagulo per le nostre cose. L’Italia di paese e di montagna fa notizia solo quando muore per un terremoto o una valanga. Ma bisogna resitere alla dittatura dell’attualità: occupatevi del margine più muto, delle genti senza storia, di chi ha neppure le forze per chiedere aiuto.
di Franco Arminio - fb
