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Viabilità molisana, siamo allo sbando

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L’estrema instabilità delle strade del nostro territorio 

di informamolise.com

18 maggio 2017

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Non è costume, usiamo un linguaggio forbito, anche se dovremmo cedere alle improperie, tornare anzi rimarcare le distonie che caratterizzano questo particolare momento della vita regionale, ma non può mancare nuovamente il nostro intervento su quanto sta accadendo in queste ore alla viabilità molisana – frana di Civitacampomarano, prima fra tutte - che somiglia sempre di più alla torta “sbrisolona” il dolce tipico di Mantova. Un dolce che è rinomato per la fragranza ma anche per una caratteristica: l’estrema friabilità che lo porta a ridursi in briciole appena si tocca. Senza voler assurgere a esperti della raffinata arte dolciaria, anche perché in Italia di maestri dolciari ve ne sono molti; il rincarare la dose di critiche necessita più che mai giacché vogliamo porre l’accento “sugli ingredienti” che sono serviti a “confezionare” non la torta Mantovana, bensì quelli con cui è stata confezionata la viabilità regionale che, rischia di isolare chissà per quanto tempo, molti centri abitati Molisani con il resto della regione e non solo. Ingredienti, sempre per rimanere nell’ambito dei fornelli, che si sfaldano al più piccolo tocco, lasciando “scoperta” e facilmente aggredibile uno degli assi portanti del sistema viario regionale. Il quale, ci costringe, a non essere buonisti, ma a puntare il dito accusatorio contro chi è preposto al monitoraggio di questo “ganglio vitale” del sistema, lo rimarchiamo, per capire i mali che lo affliggono.

I quali, causano sempre più uno stato di disagio, specialmente per chi è costretto a percorrere le strade, la cui base è costituita da ingredienti che, a differenza di quelli usati per la “sbrisolona”, a quanto pare, sono “scaduti da tempo” e non osiamo pensare che sono di seconda scelta, in nome... a voi la scelta di cosa. Ingredienti che, sono stati ereditati forse da una non perfetta sinergia tra le parti di cui gli ignari Molisani sono le uniche vittime. A questo punto, la logica, impone che si vada a esaminare il problema sotto tutti i suoi aspetti, anche se di logico in questo caso non vi è nulla; ma non c’è consentito andare oltre, altrimenti rischiamo di impattare contro un muro che non si scalfirà mai, visto la stratificazione con cui è stato eretto. Cose che, senza ombra di dubbio, se fossimo in un aula di tribunale, sarebbero nettamente a sfavore di chi ha cercato e cerca ostinatamente di presentare la viabilità del Molise come “l’Eldorado”.

La mitica terra in cui le strade erano lastricate d’oro e non di asfalto facilmente sfaldabile. Un qualcosa che lascia spazio alla rabbia, tant’è che molti iniziano a credere che la situazione, alquanto incresciosa e inaccettabile, ha assunto i connotati di “aceto” fatto con un “fiore” che è frutto di una “cattiva fermentazione”. Un “prodotto” fatto a uso e consumo chissà di chi. Un ingrediente che non serve neanche a rendere più gradevole il sapore dei “contorni” che i molisani inconsciamente assumono da tempo senza poter fare nulla. Un qualcosa, insomma, che mostra l’alterazione sotto tutti i punti di vista che, per l’incuranza “del confezionatore”, non copre più “i sapori” decisamente poco digeribili, perché immangiabili.

di informamolise.com

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