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La scuola che vorrei

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Il laboratorio di Progettazione Partecipata del Comune di Campobasso per un’edificazione scolastica a misura di bambino

di Laura D'Ambrosio (da moliseweb.it)

16 maggio 2017

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Continua la serie di incontri promossa dal Comune di Campobasso allo scopo di coinvolgere alunni, genitori, insegnanti e personale ATA nella nuova edificazione delle strutture scolastiche del capoluogo da destinare al segmento della scuola elementare.

Il Laboratorio di Progettazione Partecipata, questo il nome dell’iniziativa che ha preso il via lo scorso 26 aprile presso l’Auditorium dell’”Istituto Comprensivo Petrone” di Campobasso, è proseguito nella mattinata di ieri all’”Istituto Leopoldo Montini” con protagonisti i bambini della primaria “Giovanni Paolo II”.

"E' un'esperienza di confronto importante tra P.A. e mondo della scuola che nasce da un percorso già sperimentato al livello nazionale e che noi come amministrazione abbiamo ripreso, mandando a concorso di idee la progettazione delle scuole nuove tenendo in considerazione le voci di chi vivrà nelle future costruzioni" esprime con soddisfazione l’Assessore all’Urbanistica Bibiana Chierchia  promotrice del "piano di ascolto dal basso" che vede partecipi anche l’Assessore ai Lavori Pubblici Pietro Maio e il vicepresidente dell'Ordine degli Architetti Teresita Vecchiarelli, le assistenti sociali dell'Ats di Campobasso, le dott.sse Mariangela Polisena e Manuela La Pietra e la psicologa dott.ssa Angela di Renzo.

Nel corso del confronto i piccoli studenti hanno espresso la loro idea di scuola a misura di bambino rispettosa dell’ambiente, alimentata da fonti di energia rinnovabili e innovativa in termini di sicurezza e digitalizzazione. 

Descritto nei minimi dettagli, il nuovo edificio scolastico sembra richiamarsi molto a un college americano. Immerso nel verde e con al massimo due piani in considerazione del pericolo sismico, proprio di spazi ampi e ben illuminati da grandi finestre, con palestra, piscina e campi da calcio, provvisto di piccoli armadietti dove poter depositare zaini e libri al posto dei semplici attaccapanni, una webcam in ogni aula attraverso la quale può collegarsi chi è impossibilitato a venire a scuola, pareti divisorie a scomparsa che ridimensionano gli spazi della struttura a seconda dell’uso e dell’attività da svolgere in esse.

Le piccole menti creative hanno dato così spunti interessanti agli architetti che si cimenteranno nel concorso di idee. Suggerimenti dei quali i professionisti dovranno tener conto nel progetto di nuova costruzione degli edifici.

"Ammonta a circa 11 mln di euro il finanziamento destinato alla risistemazione di alcuni poli scolastici e alle tre nuove edificazioni che riguarderanno Vazzieri, l'ex scuola di Via D'Amato che sarà ubicata accanto a quella di Via Crispi e il Cep, in particolare la primaria "Giovanni Paolo II", e che contiamo di realizzare nel giro di due anni" ha precisato l'Assessore ai Lavori Pubblici Pietro Maio presente all'incontro. 

Al momento, infatti, la primaria del quartiere più popoloso della città ha trovato una provvisoria sistemazione presso l’ex Casa dello Studente in zona Cep, dove le aule sono state ricavate negli ex appartamenti destinati agli universitari fuori sede ed è, pertanto, priva di una palestra e di una sala mensa.

In merito alla collocazione della nuova sede c'è un accordo di programma in corso di definizione che riguarderebbe un terreno a valle di San Giovannelloi. Tuttavia i bambini appartenenti al plesso di Contrada Mascione, che momentaneamente si appoggiano alla Montini, hanno espresso il desiderio di tornare a frequentare le lezioni nella loro zona in una nuova struttura.

L’iniziativa dell’amministrazione comunale ha trovato grande riscontro tra gli insegnanti che hanno accolto favorevolmente l’idea di prendere in considerazione i desideri dei bambini prima di procedere alla realizzazione di un qualsiasi progetto di edificazione scolastica.

“E’ importante partire dal basso e ascoltare le esigenze di coloro che fruiscono e vivono quotidianamente la scuola e non si può assolutamente prescindere da quelli che sono i loro desideri” – hanno dichiarato le insegnanti della primaria “Giovanni Paolo II” – “Ci auguriamo solo che i sogni dei bambini non vengano delusi e chi dovrà adoperarsi in tal senso ne faccia tesoro. Qualora così non fosse significherebbe tradire le loro aspettative e non c’è cosa peggiore di questa”.

Il bando relativo al concorso di idee sarà lanciato a breve e intanto sono in programmazione futuri incontri di confronto-ascolto all'interno delle scuole che proseguiranno fino alla fine dell'anno scolastico a prescindere dalla realizzazione delle nuove edificazioni.

di Laura D'Ambrosio (da moliseweb.it)

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