Isernia avvisa Frattura

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Sei consiglieri regionali o via dal Molise

di isnews.it

28 febbraio 2017

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Pronti alle barricate. Se Isernia non tornerà ad avere la giusta rappresentanza in Consiglio regionale, dal Comune pentro sono pronti a iniziative di protesta clamorosa. Come restituire i certificati elettorali e non andare a votare. Come dimettersi in massa dal ruolo di consiglieri. Come promuovere un referendum per passare con l’Abruzzo. Come, addirittura, provare a bloccare le elezioni. E’ un Consiglio comunale in ‘assetto di guerra’, quello che approva un documento congiunto che impegna il presidente Frattura a rivedere le carte in tavola e modificare in maniera più equa la legge elettorale regionale. 

A introdurre l’argomento è il sindaco Giacomo d’Apollonio, che spiega all’assise di volere il riequilibrio della rappresentanza della provincia di Isernia in Consiglio regionale. Il primo cittadino chiede il contributo di tutti per migliorare il proprio documento, volto a ottenere sei consiglieri regionali eletti per Isernia. 

E il consigliere di ‘Isernia prima di tutto’, Roberto Di Baggio, non se lo fa ripetere: esiste già una delibera di Consiglio, del 2014, che diceva la stesse cose, votata favorevolmente dal sindaco e da alcuni suoi quando sedevano tra i banchi dell’opposizione. Non si può, dunque, non tenerne conto onde evitare un mero fac-simile. Altrimenti, sostiene Di Baggio, si finisce solo per “fare demagogia su cose già esistenti”. 

Il dibattito, così, si apre per davvero. Francesca Bruno, di CasaPound, propone di ipotizzare una proposta per il Consiglio regionale contenente una riformulazione della legge per l'elezione del presidente della Regione e il rinnovo dell’assise che preveda collegi uninominali su base territoriale, simile alla legge elettorale per l'elezione del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale, eliminando il listino maggioritario. A suo dire, in questo modo si garantirebbe una perfetta rappresentanza territoriale e si avvicinerebbero i cittadini all'ente Regione, avendo loro la certezza di essere rappresentati territorialmente.

Altre proposte sono ancor più dirompenti. Memori delle promesse sentite per anni, molti dei presenti temono che la legge non si cambierà, e che un semplice documento non abbia il minimo peso, nei confronti del legislatore. Motivo per il quale Raimondo Fabrizio (Forza Italia) annuncia di esser pronto a rispedire al mittente il proprio certificato elettorale, se entro maggio non si cambierà la legge. E propone all’intera provincia di Isernia, per le Regionali, di disertare le urne, in segno di protesta.

Non è da meno Gianni Fantozzi, che invita a fare squadra trasversalmente e propone di far andare a Palazzo San Francesco gli altri sindaci della provincia per porre in essere una forte iniziativa, tutti insieme, “contro la Campobasso ‘piovra’. Dobbiamo avere un terzo dei consiglieri e il riordino delle indennità – queste le sue parole – ed essere pronti a un referendum per uscire dal Molise, perché così non ha più senso starci”.

Rita Formichelli, Pd, addirittura propone le vie legali: “Impugnare i comizi elettorali perché manca l’adeguata rappresentanza sul territorio, una palese violazione della Costituzione. In tal modo, blocchiamo le elezioni. Intanto, prepariamoci a un’iniziativa forte, lavorando fin da ora a dei comitati volti a promuovere il referendum per staccarci dal Molise”. 

Insomma, almeno nelle intenzioni, stavolta non si scherza. E alla fine viene fuori un documento condiviso dall’intera assise. Questo il testo nella sua interezza: “Il Consiglio comunale, all’unanimità dei presenti, delibera di confermare in toto la precedente delibera n. 15 del 23 marzo 2014 a suo tempo adottata dal Consiglio comunale e di rappresentare alla Regione Molise, tenuto conto degli impegni assunti dal presidente Frattura nel corso della seduta consiliare del 2 aprile 2015 con i quali si riconosce la giusta rappresentanza politico-istituzionale al territorio della provincia di Isernia e al suo capoluogo con almeno sei consiglieri regionali che - visto che a tutt’oggi nessun segnale è pervenuto in tal senso dall’attività del Consiglio regionale e che, data la scadenza prossima degli appuntamenti elettorali, non è possibile frapporre ulteriore tempo - sin da ora è istituito un tavolo di lavoro composto dagli amministratori comunali di Isernia e dell’intera provincia presieduto dal sindaco del Comune di Isernia, per porre in essere ogni utile e decisa iniziativa, emersa dal dibattito in Consiglio comunale, ivi compresa la restituzione dei certificati elettorali e le dimissioni dei consiglieri di Isernia, tese all’apposita modifica delle legge elettorale regionale”.

di isnews.it

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