In memoria di Massimo Coen

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Pierluigi Giorgio ricorda l’amico musicista

di Pierluigi Giorgio - f.

24 febbraio 2017

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Oggi è capitata una cosa particolare. Non insolita, ma particolare. Mettevo ordine nella bolgia di libri, fogli e cd e me ne sono ritrovato tra le mani uno tuo con tanto di foto con violino in mano e dedica, caro Massimo: “A Pierluigi ricordando i comuni sogni e le comuni follie. Massimo Coen, Roma 14-05-2003”. 

Ho pensato che avrei dovuto spedirti presto la mia ultima piacevole fatica: il film documentario su Moulin. Si, a te che tanto apprezzavi i miei scritti e i filmati ed io la tua musica al punto da spingerci a collaborare in radio e in scena dagli anni ’80. Sino alla esaltante, coinvolgente esperienza del “Narratore Ambulante”, lo spettacolo itinerante che ti proposi nel ’97 e ’98 in giro su un carro gitano con tuo figlio Gabriele, Claudia la ballerina ed altri amici musicisti compreso il cantastorie Benito Faraone. 

Ed io a narrare le storie dei luoghi attraversati e della gente.

 C’era una grande naturale intesa tra i miei ritmi vocali e il tuo interpretare in musica; una sintonia che prevaricava persino, improvvisando, qualsiasi prova.

Era già un po’ che avrei voluto venir lì a trovarti nella tua casa di Roma per raccontarci un po’ di cose, per progettare come se non ci fosse un domani e riassaggiar di nuovo i tuoi agnolotti.

L’ho pensato stamani mentre rigiravo tra le mani il cd ricordando la tua maestria di musicista e compositore, capogruppo dei Solisti di Roma. E in un attimo un velo di malinconia, un’ombra, mi ha attraversato la mente: sarebbe stato triste sapere che non ci saresti più stato.

E’ in quel momento che te ne sei andato caro amico? Su una scia luminosa di note di violini?

L’ho saputo da poco e l’ho anche letto su un messaggio Fb. Spedirò il mio dvd ai tuoi figli e a tua moglie Mirella: mi farà piacere, ma non sarà lo stesso. 

Buon viaggio, caro Massimo. Buon viaggio, Maestro.

di Pierluigi Giorgio - f.

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