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Perché “Prima di dormire”

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La lettera dell’Autore che spiega le motivazione che lo hanno spinto a scrivere il racconto

di Giuseppe Pittà (fb)

18 novembre 2016

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Il testo voleva essere la mia piccola vicinanza a quella persona, Domenico De Maria, stroncato da un infarto mentre accorreva per spegnere il fuoco del portone del Collegio Nazionale Mario Pagano, appiccato, non si sa perché, nella notte da un tizio, che so, per voce del popolo, solo non era nuovo a "bravate" simili e che appartiene alla classica "buona famiglia". Mi colpì il gesto e quella sua morte assurda, quasi chiamata da un fato avverso, Domenico, custode di una Scuola, di un luogo di Storia e Cultura locale, lui che è spirato nel mentre stava "custodendo" il Collegio, mentre stava lavorando, nel pieno del suo splendido dovere. Mi colpì, al mattino, l'odore di quel portone bruciato e l'acqua che bagnava quel pezzo di marciapiede di Corso Bucci, a Campobasso. Questa scelta della Procura,che dopo sette mesi di indagine afferma di non esserci correlazione tra la morte di Domenico e l'incendio doloso del portone mi indigna, ché ho il disturbo di una Giustizia che non sempre riesce a far Giustizia. Intanto sto attento, che se qualcuno mi investe, guidando un'auto a 200 all'ora, mentre attraverso una strada, passando sopra le strisce e mi fa a polpette, beh, forse, per chi di competenza, sono morto di questo mio maldicuore che mi accompagna da tempo e forse anche a causa di questo cenno di diabete, che è dono della proverbiale golosità che pur mi ritrovo.

Qui il link del racconto “Prima di dormire”.

di Giuseppe Pittà (fb)

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